Rapolano Terme
E’ nella terra delle Crete, che sorge il paese di Rapolano Terme, tra boschi, colline e la valle del fiume Ombrone. Paesaggio affascinante, di una natura incontaminata, cattura l’attenzione del visitatore anche dal punto di vista storico, artistico e culturale.
Prime tracce di insediamenti umani nel territorio Rapolanese, risalgono al Paleolitico Superiore (circa 30.000 a.C.).
Tutto il territorio di Rapolano è ricco di ritrovamenti di epoca etrusca e romana (Loc. Campo Muri), successivamente Castello feudale, dominio dei conti Scialenghi , i quali lo cedettero al comune di Siena (1175). Con la caduta di Siena nel 1334, Rapolano entrò a far parte dello Stato Mediceo. Dal 1949 il nome del comune è stato trasformato da Rapolano in quello di Rapolano Terme.
il comune di Rapolano Terme ha oggi perso le sue caratteristiche rurali per assumere quelle di centro industriale, polarizzato sull’estrazione e la lavorazione del travertino e del marmo, sull’industria chimica ed elettronica. Nel settore terziario la creazione di due stabilimenti termali di acque solforose per bagni e fanghi ha stimolato l’afflusso turistico. Rapolano Terme è una località termale che dispone di due stabilimenti: le Terme San Giovanni, immerse nella collina senese, e le Terme Antica Querciolaia, vicine al centro abitato.
Le attività agricole, sebbene ridotte, si volgono principalmente verso le coltivazioni di cereali, viti, olivi e verso l’allevamento di bestiame.
Le Crete Senesi
Le Crete Senesi si trovano a sud della città di Siena, che include i territorio comunali di Rapolano Terme, Asciano, Buonconvento, Monteroni D’Arbia.
Il nome deriva dalla creta presente nel terreno, che conferisce al paesaggio un caratteristico colore grigio-azzurro e un aspetto lunare. Questa argilla mista a salgemma e gesso, detta mattaione, rappresenta i sedimenti del mare del Pliocene che copriva la zona tra 2,5 e 4,5 milioni di anni fa.
Il paesaggio è caratterizzato da colline brulle e dolcemente ondulate, querce ma soprattutto i caratteristici cipressi cipressi solitari emblema della zona, poderi isolati in cima alle colline costellano il territorio alternando alcuni tratti di bosco.
Tipiche e caratteristiche conformazioni del terreno sono i calanchi, le balze e le biancane.
Il territorio dal punto di vista paesaggistico è molto mutevole nell’aspetto e nei colori a seconda delle stagioni e delle colture dei campi, si va la grigiastro arido estivo fino verde smeraldo molto accesso in primavera alternato al giallo dell grano e dei girasoli nei periodi di coltura.
Le Cave di Travertino
Lunga è la storia e la tradizione legata al Travertino a Rapolano, il primo documento riconosciuto risale 1597, fa riferimento al materiale usato per la facciata della chiesa del Provenzano a Siena.
Nel 1921 nasce la prima cooperativa formata da 100 “scalpellini”, abilissimi scultori di elementi architettonici decorativi e monumentali. Insieme ai “cavatori”, specialisti nell’estrazione della pietra, nasce un nucleo di orgogliosi artigiani che imparano il mestiere e lo tramandano di generazione in generazione.
La crescita nel mercato del Travertino è esponenziale e negli anni ’80 arrivano clienti dai paesi arabi che portano ancora più popolarità e valore alla materia prima del territorio fino ad oggi quando il Travertino di Rapolano è riconosciuto a livello mondiale per qualità e particolarità del prodotto , ma anche per il valore aggiunto dato dalla professionalità oramai altissima delle aziende che lo lavorano.